La LogoFONÍA, per molti aspetti, è “educazione fisica“. Un’atleta è abituato ad allenare tutto il suo corpo, ma con maggior vigore e determinazione i muscoli protagonisti del movimento principe della sua disciplina. Pensiamo ai calciatori che hanno gambe prestanti con quadricipiti di dimensione importante. Chiunque si avvicini alla LogoFONÍA, a tutti gli effetti, ambisce a diventare un’atleta della Fonazione, un professionista dell’arte Fonatoria, indipendentemente dall’applicazione della propria voce che sia canora, attoriale, oratoria, etc. Il Logofonista deve rendere i propri allievi consapevoli dei propri strumenti, che non siano più degli attori inconsapevoli e involontari, ma degli autentici conoscitori del proprio apparato fonatorio e di tutti gli organi, muscoli, cartilagini, tendini, mucose che concorrono alla fonazione. Ecco perché il Logofonista si avvale di proiezioni anatomiche in 3D capaci di restituire visivamente quello che tanto si è studiato empiricamente. Questo consentirà all’allievo di dare un nome ed un “Volto” alla Laringe, Faringe, Velo Palatale, Trachea, Polmoni, Diaframma, etc. Come è ormai noto la divulgazione di Alessandro Amato non è mai autoreferenziale, tutto è dinamico, empirico, esperienziale e volto al raggiungimento dell’obiettivo. L’allievo arriverà alla conoscenza anatomica, solo dopo aver compreso le dinamiche pratiche di una corretta fonazione. Solo allora, avrà tutto l’interesse di conoscere di più, solo allora avrà la necessità di “guardare in faccia” gli attori della Corretta Fonazione.